Grandi aspettative

Mi manca il tuo sostegno come sempre, ma oggi è particolarmente difficile, perché la mia anima mi ha cantato e il canto è quello dei nostri ideali condivisi. Riesco quasi a sentirti accanto a me, ma in questo momento il pensarti non mi consola, perché sento che la parte più grande di ciò che io sono sta lentamente scivolando via. Comunque ci tento. Ogni volta che la disperazione tradotta in lacrime sta per piovere sulle mie guance sembra che tu stia trovando un modo per tornare da me.

Ieri mattina ho visto il tuo riflesso sulla finestra dell’aula. Il vento si infiltrava tra i tuoi capelli e i tuoi occhi avevano la luce del sole che svanisce. Mi sento bloccata mentre ti sento sussurrare “Sei già una brava insegnante, Dora”. Questo potere è contagioso. Penso che tale fiducia in me non potrei trovarla mai in nessun altro. È in un momento come questo che so qual è il mio scopo nella vita.

Ma poi la quotidianità prevale, mentre cerco di individuare il mio potenziale. È una nebbia lontana che sorge all’orizzonte e diventa spaventosa mentre si avvicina e gradualmente mi avvolge con l’intento di impedire che la speranza si insinui. Come una nuvola rutilante spazza via le mie forze; foglie una volta colorate ora sono asciutte e strappate dai loro rami. Sento i miei occhi in lacrime perché è ora, per me, di arrendermi. Dico addio alle mie grandi aspettative e il dolore nel mio cuore, che è stato silenzioso solo per un breve periodo, diventa più forte sotto le scorrere dei pensieri. Il mondo è scomparso e sta cadendo nello spazio. L’abisso potrebbe essere stretto ma non ha fine. La tua immagine svanisce velocemente. Non mi interessa più cosa potrebbero pensare gli altri mentre chino la testa e piango.

Il tempo sembra essersi congelato da quando sei morta. La vita scorre davanti a me come un paesaggio fuori dal finestrino di una macchina in movimento. Insegno, penso ed esisto come ho sempre fatto, ma sembra che non ci sia un grande scopo nella mia vita che richieda la mia partecipazione attiva. Anche la sfida mentale attraverso lo studio della lingua italiana è una ricerca infinita che è destinata a fallire.

Mi chiedo perché ho investito in questo viaggio per una destinazione inutile. Non conosco la risposta. Non importa quanto duramente io cerchi di capire. Sento che devo andare avanti ma il mio cuore respinge la ragione e sono lacerata dall’ansia, durante le mie ore di veglia.

Ora che ho deluso sia te che me, sono arrivata a capire che le grandi aspettative possono rovinare una persona tanto quanto possono inizialmente motivarla. Mi chiedo perché con tutti i sogni che esistono nel mondo io abbia tentato di realizzarne uno che non sarebbe mai potuto diventare realtà. Mi dispiace molto…

Dora, Atene – Grecia