Acqua come amore

Tra i quattro elementi della natura – aria, terra, acqua e fuoco – quello che mi rappresenta di più e con cui ho un rapporto speciale è l’acqua.

Mi immagino nel grembo di mia madre nuotando nel liquido amniotico quasi priva di gravità. Quando lei accarezza il ventre, sento il suo amore profondo.
Dopo la mia nascita, a casa, sperimento il mio primo bagno: la mia mamma fa scorrere amorevolmente l’acqua tepida sulla mia testa dall’incavo della sua mano e sfiora dolcemente il mio corpo.
Per me l’acqua è simbolo dell’amore che mi danno gli altri e che anch’io sono pronta a condividere in un modo empatico e comprensivo.

Versare l’acqua sulla mia testa durante il battesimo mi sembra simboleggiare anche il fatto che lo spirito di Dio mi rafforza e che entro a far parte di una comunità.
Oggi mi piace osservare e riflettere prima di agire e posso mostrare determinazione e forza quando le circostanze lo richiedono.

Ricordo che da bambina nella scuola elementare andavo al fiume nei pomeriggi d’estate. Lì, mi sedevo in una barca ormeggiata sulla riva. Mi lasciavo cullare dolcemente dalle onde e facendo scivolare una mano nell’acqua, osservavo i piccoli pesci che nuotavano, potevo sentire le alghe che mi toccavano la pelle, guardavo le libellule che brillavano e vedevo come cambiavano le formazioni nuvolose.
Tutto questo ha risvegliato in me interesse, curiosità e amore per la natura, che è urgente proteggere e conservare.

Più tardi, mi sono trasferita in una città storica sul grande Danubio. Spesso vado a passeggio lungo le sue rive, ammirando la silhouette della cattedrale gotica, le torri patrizie e le case medievali e attraverso il Ponte di Pietra si possono vedere le navi da crociera che viaggiano dall’Olanda al Mare Nero.
Dentro di me ci sono pensieri e sogni di lontani Paesi sconosciuti che mi piacerebbe conoscere con le loro culture, le loro lingue e gli abitanti che, al giorno d’oggi, hanno le nostre stesse preferenze, ma anche i nostri stessi timori.

Karin

Nata in Germania
Vive a Pentling