Secondo Empedocle nell’antichità questi quattro elementi determinarono l’universo. D’altronde la ricerca di uno o più elementi fu una caratteristica tra i filosofi greci. Così Talete di Mileto vide l’acqua come elemento base del mondo. Pitagora ridusse tutto a numeri.
Io stesso non capisco veramente quale elemento sia il più importante. La terra nutre tutti e bisogna curarla e tutelarla al meglio contro incendi, inondazioni, eruzioni vulcaniche e soprattutto la violenza umana con guerre classiche e la minaccia nucleare.
Aria? Un sacco di smog nelle grandi città, clima alla deriva, città del mondo sovrappopolate, fortunatamente alcuni leader politici si preoccupano dei parchi e del verde, a livello europeo sono stati votati il Green Deal e l’atto di ripristino della natura, niente di troppo presto contro il riscaldamento, l’inquinamento ovunque e le emissioni di combustibili fossili.
Acqua? C’è il pericolo che ce ne sia troppa o troppo poca: estati sempre più secche si alternano a forti inondazioni e bombe d’acqua, mentre viene versato sempre più cemento per far fronte ai grandi flussi di traffico in modo che l’acqua scompaia immediatamente o non possa raggiungere il suolo troppo saturo.
Alla fine l’importanza del fuoco? Nella mitologia antica Prometeo riuscì a rubare il fuoco dagli dei e realizzò la civilizzazione tra la gente. Da allora si poteva preparare da mangiare, soprattutto la carne. Nelle zone più fredde l’uomo ha bisogno del fuoco per scaldarsi. La cremazione per smaltire i cadaveri è accettata dappertutto indipendentemente da religioni, ideologie o ricchezza, e in caso di catastrofi addirittura necessaria per evitare epidemie.
Quindi, secondo me tutti e quattro gli elementi sono importanti a modo loro. Piuttosto si può dire che si tratta di un equilibrio indispensabile sia per l’universo che per lo spirito mutatis mutandis come disse Orazio nelle sue odi: “Ne quid nimis.”
Mathieu
Nato in Belgio
Vive a Tongeren