Fuoco

Se dovessi scrivere quale elemento mi rappresenta di più, scriverei che è l’elemento del fuoco. Il fuoco rappresenta per me la passione, l’energia, l’ambizione, la luce. In Olanda esiste un proverbio “In vuur en vlam staan” che significa essere molto entusiasta per qualcosa, essere molto motivato.

Sono una persona molto entusiasta e questo si vede nei miei passatempi preferiti: imparare e leggere l’italiano e studiare la storia della mia città medievale Zutphen. Quando mi decido ad andare a imparare qualcosa, lo faccio in un modo profondo e serio. Quindi, studio italiano da anni e non solo ho imparato a parlare italiano e a scrivere in italiano, ma ho anche letto molti romanzi che appartengono alla letteratura italiana. Per me è stata una sfida poterli leggere ma ci sono riuscita perché il fuoco arde in me: sono entusiasta e la letteratura mi interessa tantissimo. Ma non solo la letteratura mi interessa. Ho studiato la storia della mia città e da qualche settimana sono guida turistica ufficiale della città. Ne sono molto felice e contenta! In questi giorni sto preparando 3 giri in città per gruppi di turisti. Il 4 settembre darò il mio primo giro turistico a un piccolo gruppo di 4 signore che sono in vacanza a Zutphen. Non vedo l’ora di incontrarle e di mostrare a loro il centro storico della mia città medievale.

Il fuoco aveva un ruolo importante nel Medioevo: aveva un ruolo positivo perché permetteva alla gente di tenersi al caldo davanti a un camino. Tutta la famiglia si riuniva davanti al camino e il camino rappresentava quindi un posto di incontro e di connessione. Il fuoco era anche indispensabile per fare i mattoni. La gente li faceva in forni temporanei nei campi dove i mattoni crudi (che costituivano questi forni) venivano cotti.

Però c’era anche un lato negativo: siccome tutte le case erano state costruite in legno, con tetti di paglia, il rischio di un incendio in città era altissimo! È stato per questo che il consiglio comunale medievale ebbe deciso di emanare un regolamento: le case dovevano avere quattro muri di pietra. Per stimolare la gente a costruire le loro case con muri di pietra, c’erano sovvenzioni, non in soldi ma in tegole per tetti!

Il fuoco rimane pericoloso. La torre della nostra chiesa Santa Walburgia è bruciata due volte. La prima volta nell’anno 1600 quando la guglia della chiesa, alta di 117 metri, è bruciata. Il vescovo di Utrecht era molto contento che la guglia fosse bruciata perché il Duomo di Utrecht misurava solo 112 metri e quindi era meno alto della chiesa Santa Walburga. E come sapete, l’altezza delle chiese e delle torri indicava il potere e la ricchezza. La seconda volta, la torre è bruciata nel 1948. Che disastro!

Nel 1845 due uomini, Henny e Derksen, hanno messo su una compagnia di assicurazioni contro i danni da incendio. Nel 1920, un venditore di biciclette, il cui negozio non stava andando molto bene, ha avuto la miserabile idea di dare fuoco al suo negozio e di dichiarare il danno alla compagnia di Henny e Derksen. Però, il fuoco si è propagato e ha bruciato la parte superiore di una torre del dicassettesimo secolo, costruita contro la locanda medievale dove il consiglio medievale della città si riuniva spesso per bere e mangiare. Un disastro perché in questa torre si trovava il primo carillon puramente accordato, costruito dai famosi fratelli Hemony. Quasi tutte le campane furono distrutte, tranne sette. Un gran peccato!

Il fuoco: indispensabile ma pericoloso! E state attenti alle persone il cui il carattere rappresenta quest’elemento.

Irene

Nata in Olanda
Vive a Zutphen