Giocare con il fuoco

Avevo otto anni quando giocavo con il fuoco per la prima volta. Non so di cosa mi sia piaciuto di più, il caldo che veniva dal fuoco oppure il colore che aveva un aspetto diverso. Il colore quasi rosso, diventava giallo, poi meno intenso e alla fine quasi bianco. Oppure il movimento del fuoco, come se avesse una vita sua, che io ho già creato, ovviamente usando i fiammiferi. Dicono che ci sono tre elementi che potresti guardare infinitamente, uno di questi tre è il fuoco. Se guardassi il fuoco abbastanza a lungo si memorizzerebbe facilmente quasi in modo ipnotico.

Poi, crescendo, ho scoperto che il sole in realtà è un grande fuoco che scalda la nostra vita, la nostra anima, dandoci il colore e il calore, riscaldando il nostro pianeta e aiutando a crescere tutte le vite che dipendono dal suo potere.

Non si può negare il potere della luce che proviene dal grande fuoco che chiamiamo sole, il centro del sistema solare, dove un pianeta come il sole mostra un potere così grande che può creare ma anche distruggere.

La sua potenza così forte e profonda che potrebbe penetrare il nostro corpo in un modo che non possiamo notare con i nostri occhi, ma che possiamo sempre sentire sulla nostra pelle. Possiamo facilmente notare questo fenomeno dopo una giornata in spiaggia.

Quando giocavo con il fuoco avevo otto anni e i miei genitori mi hanno detto di smetterla di giocare, che è pericoloso. Ancora mi ricordo queste parole, “non giocare col fuoco, è pericoloso.”

Ora, ripensandoci, mi chiedo se è possibile che stiamo giocando con un grande fuoco che esiste nel sistema solare, il sole. Sappiamo del suo potere di aiutarci, ma anche di come potrebbe distruggere questo piccolo, fragile e facilmente distruttibile pianeta come la Terra, che noi chiamiamo casa.

Nuradin

Nato in Kazakistan
Vive a Sidney