L’aria. L’elemento meno costante che si trasforma in ogni istante. Sono come l’aria. Sto bene, ma in ogni momento posso cambiare il mio umore e dopo all’improvviso tornare allo stato originale. Molte cose mi piacciono e voglio fare diverse attività allo stesso tempo. Ho sempre bisogno dell’aria nuova per uscire un po’ dalla terra della stabilità.
Quando ho dovuto scegliere una carriera universitaria è stato molto difficile. Come sarebbe per me possibile definire cosa fare in una parte ragionevole della mia vita? In ogni università ho scelto una carriera diversa: amministrazione aziendale, sociologia, museologia e relazioni pubbliche. Ho fatto per un periodo allo stesso tempo amministrazione e sociologia e alla fine ho scelto la prima, magari oggigiorno sceglierei carriere diverse dove io potrei utilizzare di più la creatività che ho. La mia vocazione, magari un giorno la trovi nascosta dietro una nuvola. Se potessi scegliere dei verbi per definirmi sarebbero imparare, godermela, scoprire e sorridere. Ogni lingua che imparo, ogni viaggio che faccio o nuova attività è un respiro d’aria fresca che mi fa galleggiare un po’.
Dalla brezza leggera che abbraccia il mare alla tempesta che tutto tocca, sposta, distrugge e nella lontana stratosfera fa sparire. Porte e ventane si aprono e si chiudono dolcemente o bruscamente secondo i desideri degli invisibili capitani.
Bruno
Nato in Brasile
Vive a Rio de Janeiro