Mi sento legata all’elemento acqua. Dopotutto, come tutte le persone umane, sono costituita in gran parte da acqua. Senza acqua non c’è vita.
I miei sentimenti riguardo all’acqua sono duplici.
La città dove sono nata, Giakarta, sta sprofondando di diversi centimetri all’anno a causa dell’eccessivo prelievo di acqua per i bisogni della sua popolazione in continua crescita. Presto il fiume Ciliwung non scaricherà più le sue acque in mare, ma allagherà non solo la parte vecchia e povera della città, ma anche le zone residenziali.
Ma più a est nell’isola di Giava troverete un paesaggio con bellissime terrazze di riso e verdure, situate su fertili pendii vulcanici. Lì, un antico e ingegnoso sistema di irrigazione garantisce che i bisogni alimentari di molti siano soddisfatti.
Anche il mio paese attuale, i Paesi Bassi, ha una storia di amore e paura nei confronti dell’acqua. Amore, perché quanto è fertile la terra dei polder estratta dal mare e come i commercianti hanno portato prosperità nei Paesi Bassi grazie al mare! (anche se questo non è servito agli interessi delle persone dal cui Paese hanno ottenuto il loro bene). Paura, perché il mare minaccia sempre di riprenderne il possesso. Le dighe marine sempre più alte non aiutano nella lotta contro il crescente inquinamento dovuto al riscaldamento globale.
Anche i miei sentimenti personali nei confronti dell’acqua sono un misto di gioia e paura. I miei primi ricordi includono il mio sollievo quando a Giakarta è ricominciata la pioggia dopo il monsone secco. I miei fratelli e io ballavamo in tutina sotto la pioggia rinfrescante, insieme al cane, mentre il gatto scappava in casa spaventato.
Nei Paesi bassi, durante le lezioni di nuoto alla scuola elementare, non andavo oltre il galleggiare dietro una tavola da nuoto. Dopo il pensionamento ho conseguito il diploma A di nuoto, ma non ho mai superato del tutto la paura dell’acqua. Nemmeno adesso, quando vado a nuotare nel mare vicino a casa mia a Scheveningen in una calda sera d’estate.
Concludo con le parole del poeta olandese Hendrik Marsman. Una sua poesia inizia con un inno all’idilliaco paesaggio fluviale. Le ultime parole sono: … la voce dell’acqua con i suoi eterni disastri è temuta e ascoltata.
Anneke
Nata in Indonesia
Vive a Den Haag