La maggior parte di noi probabilmente pensa che il pianeta del futuro dovrebbe essere meno inquinato con aria ed acqua fresche, e che le piante e le animali vivranno in un Giardino dell’Eden. Vale a dire, noi speriamo che il pianeta sarà tranquillo, e che l’umanità farà collettivamente la cosa giusta e invertirà la marcia verso il disastro ambientale. Ci pensiamo, ci auguriamo che ciò accada perché non siamo in grado di immaginare il livello di sofferenza umana che quasi sicuramente attende le generazioni future.
Molti anni fa, negli anni ‘80, sono stato fortunato di vedere e ascoltare Carl Sagan, un astronomo e astrofisico americano, a una conferenza. La conferenza è stata molti anni prima che frasi come “riscaldamento globale” o “il cambiamento climatico” fossero di uso comune. Uno dei partecipanti ha chiesto a Sagan se il pianeta sarebbe stato a posto dopo 50 o 100 anni. Non dimenticherò mai la sua risposta. Sagan ha detto che il pianeta sarà più caldo con più eventi climatici, ma sì, starà bene il pianeta. Però…il problema è che le persone sul pianeta del futuro non staranno bene. Gli esseri umani dovranno far fronte a un caldo senza precedenti, siccità, inondazioni e penuria di cibo. Sarà disastroso per le persone.
Abbiamo ancora un sentiero stretto verso un futuro vivibile sul pianeta Terra, e con più attenzione alle energie rinnovabili, le generazioni future potranno vedere l’alba. Possiamo, come ha detto John Lennon, immaginare tutte le persone che vivono la vita in pace, “imagine all the people living life in peace”.
David
Nato negli Stati Uniti
Vive a Washington D.C.