Visione

Il futuro del pianeta si trova nelle mani delle generazioni dietro di me. Per prevenire che loro facciano gli stessi nostri errori, l’educazione mi sembra molto importante.

Per questo vorrei dare attenzione alle idee di Maria Montessori; nel 1948 in India ha pubblicato “To educate the human potential”. Lei dà delle idee sul bisogno di sviluppo dei bambini di 6-12 anni. Lei gli vuole dare una visione sull’universo. Una realtà impressionante. La conoscenza che il bambino impara ha una coerenza sistematica.

Lei vuole offrirgli un’immagine di tutto. Questo creerà nel bambino ammirazione e meraviglia. L’universo è una realtà molto impressionante. Quale è il posto della terra in questa? E la vita? Come si è sviluppato l’universo, la terra, la vita, l’umanità? Quando il bambino capisce come tutto sta in rapporto con tutto, potrebbe capire il suo proprio posto sul pianeta e il suo impegno.
Montessori parlava della pedagogia e della educazione cosmiche. Per lei è stata anche una visione sull’unità e la pace umana.

Ci sono due cose che dobbiamo capire delle sue idee. Per lei l’evoluzione ha un obiettivo intrinseco nel quale si vede la mano di Dio. Per la scienza, come la biologia o la geologia, non è il caso. Quando non usi una prova metafisica rimane la coincidenza come spiegazione della evoluzione.

Dipende un po’ dal punto di partenza di una certa scuola Montessori come si dà forma al questa visione. In ogni caso per me non è stato mai un problema. Alle scuole Montessori in Olanda su base religiosa si usa uno spiegazione metafisica e alle scuole Montessori pubbliche non religiose una spiegazione fisica.
La cosa più importante è che il bambino si domanda: chi sono io? Quale è l’impegno dell’umanità? Siamo per noi stessi o c’è più da fare?

Mi piacerebbe dare alcuni esempi di quello che potremmo fare nelle classe.
Il punto di partenza è la terra, il globo. Un bambino di cinque o sei anni ottiene in mano un globo diviso in azzurro e bianco, grande come un pallone. L’ insegnante dice: “Questa è la nostra terra, dove abitiamo. La terra è divisa in acqua e terra” (l’azzurro e il bianco).

Così il bambino potrebbe imparare dei concetti geografici come oceano, mare, fiume, lago o montagna, isola, penisola ecc, gli spiega qualcosa sulla nascita e la storia della terra.
Abbiamo un avvolgitubo con un nastro lungo, diciamo 20 metri di colori diversi, rappresentanti le ere geologiche. Gli ultimi centimetri sono bianchi, il periodo dove l’umanità si presenta.

Attraverso l’età della terra, che è molto impressionante il bambino impara come è giovane l’umanità.
Accanto ai nomi dei periodi geologici è possibile raccontare molto di più, per esempio la linea di sviluppo della vita sulla nostra terra. Oppure con un tellurium (un modello del nostro sistema delle piante) la posizione della terra tra gli altri pianeti e il sole. Tutto insieme fa raggiungere un atteggiamento e una mentalità rispettosi della vita e del nostro pianeta.

Marguerite

Nata in Olanda
Vive ad Amsterdam