Finestre

L’atlante geografico. Quando ero piccolo lo guardavo per ore ed ore. Mi interessavo alle bandiere dei Paesi, i colori, se c’era un cerchio o un rettangolo. Oltre alle bandiere, conoscevo le capitali, la moneta, la lingua che si parlava e aspetti vari di molti Paesi. A poco a poco acquistavo altre conoscenze. Sapevo più o meno il continente in cui si trovavano i Paesi, i suoi confini e così via. A scuola mi piacevano di più le discipline umanistiche come la storia e la geografia che mi hanno permesso di conoscere in più profondità il mondo. Sono sempre stato un appassionato delle diverse culture, la grandiosità, l’immensità e la diversità che c’è dappertutto. Quando ero adolescente ho realizzato dei montaggi con le mie foto su Orkut dove “sono stato” nei luoghi più vari perché io avevo un grande desiderio: conoscere il mondo!

Mi piacciono molte cose allo stesso tempo e per questo ho scelto tre carriere università diverse, museologia per studiare e gestire i musei, scienze sociali e amministrazione. Ho cominciato allo stesso tempo le due ultime carriere. L’idea delle scienze sociali mi appassionava, ma ero giovane e gli argomenti erano molto complessi e profondi e per questo alla fine sono diventato un amministratore. L’amministrazione è un campo di lavoro che permette di lavorare quasi ovunque. Mentre studiavo non era ancora possibile viaggiare all’estero e molto prima di entrare all’università ho cominciato a studiare le lingue. Prima lo spagnolo e l’inglese e più recentemente l’italiano e il francese. Ho anche fatto due semestri di greco moderno. Lo studio delle lingue è stata la prima porta d’entrata dove viaggiare senza aereo o passaporto. Mi piacciono tantissimo le differenze tra le lingue e come loro si completano in un grande puzzle.

Come ho visitato mio padre nella provincia brasiliana di Rio Grande do Sul, il mio primo contatto all’estero è stato a Rivera in Uruguay al confine tra Brasile e Uruguay. Mi ricordo che al bar ho parlato in spagnolo quasi urlando di emozione e per questo i camerieri sono stati spaventati con la mia voce alta. Ma siccome era un paese di confine la maggior parte delle persone parlava il portoghese e non è stata un’esperienza ricca. Grazie ai frutti del mio lavoro, il mio primo “vero viaggio” all’estero è stato in Cile dove finalmente mi sono sentito fuori dal Brasile, nel mondo. A partire da questo momento, quando posso, viaggio.

Mi piacciono i luoghi, le loro persone, i loro paesaggi, le loro anime. Le acque termali a Chillan nel Volcano Pucón in Cile, le passeggiate sui Ghiacciai Perito Moreno a El Calafate in Argentina, la neve a Central Park a New York negli Stati Uniti, l’acropoli ad Atene in Grecia, la Torre Eiffel di notte a Parigi in Francia, i colori e l’allegria delle persone in Bassa California in Messico e a Cartagena in Colombia, i miei parenti che vivono nelle Marche, in Italia, terra di mio nonno. Che bella e indimenticabile esperienza è stata incontrarli! Quante cose, luoghi e persone ho conosciuto almeno un po’.

Ogni viaggio rappresenta una nuova finestra che si apre dove si possono ammirare nuove culture con i loro personaggi e scenari propri. Utilizzando la bella frase del famoso poeta e scrittore portoghese Fernando Pessoa, “ho dentro me tutti i sogni del mondo”.

Bruno

Nato in Brasile
Vive a Rio de Janeiro