Italia

Il mio sogno è di abitare all’estero. Anzi, è di abitare in Italia.

Lo so, ci sono già molti libri scritti dagli stranieri pieni di parole eleganti e fantastiche. Io però sognavo di scriverne un altro. Per quanto riguarda l’immigrazione, l’America è un paese pieno di storie diverse e colorate; all’inizio del ventesimo secolo, i miei parenti scrissero le loro, arrivando da paesi come la Polonia e la Russia. Parlarono solo lo yiddish.

E adesso sono io che porto la penna. Negli ultimi anni ho cominciato a pensare profondamente alla mia storia e ad un certo punto mi sono resa conto che il sogno doveva includere l’Italia.

Il fatto è che geograficamente l’America è abbastanza isolata in confronto all’Europa. Molti di noi non hanno l’uso dei mezzi pubblici; oppure i mezzi pubblici ci sono, ma sono più o meno limitati alle grandi città o alle città universitarie. Insomma i mezzi pubblici non sono una certezza.

Ma ad un certo punto, con la decisione di immergermi negli studi dell’Europa, mi incuriosivano le differenze che notavo. Se io arriverò in Italia – a Milano, diciamo – 4 ore in macchina mi permetteranno sia di vedere le regioni della Liguria e la Toscana che di andare in Francia o in Svizzera. Se comincerò nel mio paesino americano e vado 4 ore in macchina a sud, raggiungerò la capitale del mio stato.

Nel trasferirsi c’è assolutamente un’ansia. Non vorrei fare una brutta figura; non vorrei sbagliare qualcosa di importante. Ma c’è anche un’indipendenza, un senso di libertà, e una gratitudine immensa. Il processo di abitare in Italia per chi non ha i documenti europei è arduo ma vale la pena; se dovessi farlo di nuovo, lo farei senza dubbio.

Sì, io sono americana, ma queste parole fanno parte della mia storia europea e del mio sogno italiano.

Chloe

Nata negli Stati Uniti
Vive negli Stati Uniti