Deriva

Vediamo prima qualche sintomo del nuovo clima durante gli ultimi anni:

  • Lo scorso inverno fu il secondo più caldo e il terzo più piovoso mai registrato in Belgio.
  • La temperatura media annuale nel nostro Paese nel 2020, 2022 e nel 2023 era superiore a 12° C, mentre il mio collega di geografia insegnava ai suoi studenti che alla fine del secolo precedente la temperatura durante gli ultimi 50 anni era di 9,9° C.
  • L’ultima ondata di freddo fu nel 2012, invece a partir dal 2015 in Belgio abbiamo avuto almeno un’ondata di caldo all’anno e nel 2023 la prima in Settembre (tranne nel 2021, quando cadde una bomba d’acqua provocando decine di morti a Pepinster e in qualche altro piccolo paese.
  • La temperatura massima assoluta in Belgio ha superato, dal 2019 due volte i 40° C e il record della temperatura media è stato battuto in cinque differenti mesi nello stesso periodo.
  • Anche il sud della Spagna stava soffrendo di scarsità d’acqua questo inverno e nel 2023 gran parte dell’Italia; anche nel 2023 in Grecia, gli incendi boschivi sono stati seguiti da gravi inondazioni. Nelle regioni polari il ghiaccio si scioglie sempre più velocemente; così fanno i ghiacciai in montagna o semplicemente si rompono come la Marmolada l’anno scorso.

È chiaro che il nostro clima è alla deriva, in tutto il mondo. Tradizionalmente si faceva sempre la distinzione tra tempo e clima; così il tempo può cambiare ogni giorno, d’altra parte il clima è il contesto più ampio nel corso di decenni e secoli. Al giorno d’oggi il tempo rimane lo stesso per giorni o settimane (o molto secco e caldo, o molto umido come da noi in inverno; lunghi periodi freddi con neve e ghiaccio non succedono più). Al contrario il clima sta diventando sempre più caldo e i modelli metereologici devono essere continuamente adattati.

Quindi, rispetto a prima prevale il fenomeno della persistenza nel tempo, mentre il clima in tutto il mondo cambia anno dopo anno, uno strano paradosso!

Come mi sento riguardo a tutto questo? Ho nostalgia del clima e delle stagioni normali del passato, quando non dovevi aver paura che alcuni giorni caldi portassero automaticamente a un’ondata di caldo o che in inverno piovesse per settimane senza un raggio di sole nei giorni più corti dell’anno. Sembra sempre più così che restino solamente due stagioni: una lunghissima estate secca e un lunghissimo autunno, che rimpiazza l’inverno di allora, certo nel nostro Paese. Per questo il clima diventa il problema principale (“the hot issue”) nel futuro, sfortunatamente con la pace internazionale, sicuramente una sfida geopolitica. Non stiamo ancora parlando del “problema combinato” di rifugiati climatici. Come nonno di (presto) 70 anni, auguro un mondo vivibile per i miei nipoti, pronipoti etc.

Speriamo così che tra 20 o 30 anni i bambini possano godere ancora di una mattina bianca in inverno o di una natura verde in estate e soprattutto che non abbiano bisogno di un album di foto per ammirare un paesaggio innevato!

Mathieu

Nato in Belgio
Vive a Tongeren