La parabola dell’albero di limone

Mio padre, come era solito fare, tendeva a guardare il lato positivo e spesso diceva ai suoi sette figli: “Se prendi i limoni, fai la limonata”.

Per quanto riguarda le stagioni, certamente, guarderei sempre al lato positivo della primavera. Nonostante il vento e la pioggia, nella primavera il sole si alzava più alto nel cielo, c’erano giornate lunghe e calde, gli uccelli di tutti i tipi tornavano e alberi, arbusti e fiori con le loro foglie emergenti e i fiori sboccianti facevano festeggiare le nostre vite qui in California, fornendo onde di colori sfrenati e un dolce canto degli uccelli. Molto meglio anticipare ogni anno la Primavera, rispetto all’Estate o all’Autunno e soprattutto all’Inverno. Questa è stata la mia sensazione per molti anni, finché non ho piantato in inverno un piccolo albero di limone…

Circa 16 anni fa ho piantato nel nostro cortile un piccolo albero di limone. Non è andata bene. Affatto. I roditori hanno divorato le radici. L’ho ripiantato in un cesto di rete metallica gopher e ha prosperato, ma solo in termini di fogliame, non si sono mai visti limoni. Nonostante il fertilizzante, un’abbondante luce solare, e l’acqua adeguata, l’albero dall’aspetto maciullato non diede mai frutti, e poi fu colpito da un forte gelo. Sapevo che nella nostra regione, la California, i limoni fioriscono prima in inverno, e poi di solito a fine inverno, o all’inizio della primavera, si vede il primo raccolto di limoni. Per me, tuttavia, era un albero ferito, un po’ decrepito. Ho perseverato, comunque, e l’ho rimosso, tagliandolo fino al tronco interno, e ho ripiantato il ceppo dell’albero di limone in un vaso. Allora aspettavo senza sapere cosa avesse in serbo il futuro…

Alla fine, nel corso di diversi anni, il fogliame è tornato, ma solo per essere mangiato dai cervi, che pensavano che fosse semplicemente delizioso. Ho messo una barriera in modo che non potessero masticarla: l’albero ha fatto meglio ma ancora senza limoni. Anno dopo anno era solo un mucchio di foglie verdi… Poi, un giorno dello scorso inverno, ho visto piccoli fiori bianco rosati e, alcune settimane dopo, piccole palline verdi ovali sulle punte dei suoi rami. Potrebbe essere, ho pensato… no, non resisteranno al freddo o alla siccità e con i cervi… ho anche riflettuto. Con mia sorpresa e gioia, i piccoli noduli verdi sulle punte dei rami si gonfiarono e aumentarono di numero nel corso di diversi mesi, trasformandosi in non pochi, ma decine di limoni Meyer di buone dimensioni e perfettamente formati. Noi li abbiamo usati per le insalate, e come stasera con un bel filetto di salmone, in cucina.

Ora, confrontandomi con alcune malattie, ambientali o costituzionali, rifletto con ottimismo sulla saga di questo piccolo albero. Aspetto con ansia l’inverno adesso, i limoni con il loro simbolismo. E, con il detto di mio padre nella mia affezionata memoria, mi rendo conto che non è mai troppo tardi per fare almeno una limonata, soprattutto per i nipoti…

Chuck

Nato negli Stati Uniti
Vive a Orinda