Mese dopo mese

Gennaio:

Il freddo e la mancanza di luce. I giorni così corti. L’anno comincia, sempre con speranza. La vita è più dentro che fuori. Più lettura e meno terrazza.

Febbraio:

Il mese più difficile e triste secondo me. L’oscurità anticipata. Lo sport in palestra. Sto a casa quasi in ibernazione. Ascolto musica del passato e mi sento melancolica.

Marzo:

Aaaaaaa. Il giorno è più lungo, c’è più luce e meno freddo. Ho energia ed esco per andare o correre con zelo, non con pesantezza come in gennaio o febbraio. Arrivano le vacanze, la Pasqua. Gli alberi sembrano già vivi.

Aprile/Maggio:

La primavera. Tutto verde e vivo e fresco. L’aria sembra seta e mi sento piena di energia. Sono mesi perfetti, di temperatura, senza caldo e senza freddo. Lavoro molto ma non mi importa, è un piacere lavorare con gli studenti e i clienti.

Giugno:

Comincia il caldo e perdo energia. Tuttavia non è orribile ma so quello che verrà fra poco e spero che giugno non termini mai. Ma termina.

Luglio:

Che caldo! La città comincia a essere vuota mentre la gente (con soldi) esce per andare nelle sue case di spiaggia o montagna. Io sono contenta, la città è mia, Madrid è mia, con cinema all’aperto e concerti e vini con i miei amici.

Agosto:

CALDO CALDO CALDO. Leggo ma senza forza, vado in palestra ma più per l’abitudine che per desiderio. Il sole brucia tutto. Ma vado alla spiaggia con i miei amici, mi bagno, leggo, mi rilasso. E mi sento tranquilla.

Settembre:

Aaaaaaa. Altro mese perfetto di temperatura. Secondo me l’anno comincia adesso – non in gennaio – e mi sento piena di energia, desiderando di cominciare con progetti nuovi e gli studenti di sempre. Tutto sembra nuovo, anche se non è vero, e tutto il contrario. È l’inizio della fine.

Ottobre/Novembre:

Un mese agrodolce, perché i giorni cominciano ad essere più corti, la luce si riduce. Il lavoro è intenso. Corro nel parco sapendo che fra poco lo farò ma nella oscurità.

Dicembre:

Il freddo e la mancanza di luce. I giorni così corti. L’anno termina, sempre con un po’ di melancolia. Altro anno terminato. L’ho vissuto sufficientemente? Spero di sì. Ma temo di no.

Lori

Nata negli Stati Uniti
Vive a Madrid