Molto tempo fa avevo letto sul giornale un articolo sull’Alzheimer con linee guida per mantenere la memoria in buona condizione quando invecchieremo. Imparare una lingua straniera era il meglio, dissero!
Quando ho smesso di lavorare ho scelto lo studio della lingua italiana. Perché? Mia moglie aveva scelto lo spagnolo e non volevo imparare la stessa lingua. Durante la mia vita professionale avevo avuto molti contatti con aziende italiane e mi sono sentito attratto dall’italiano. Sapevo che questa lingua è meno utilizzata nel mondo ma l’Italia è un bellissimo Paese ed è la lingua più romantica, la più bella!
Mi mancava poco che non avessi continuato a studiare questa lingua, le prime lezioni furono tristi, deludenti… fortunatamente l’insegnante è stata sostituita.
Dopo tre anni sono andato a Bologna per seguire un corso dato da italiani. Imparare l’italiano non era più una “medicina”, era nata una passione per questa lingua e ho continuato a seguire differenti corsi. Le lezioni erano impartite in modo meno accademico, più naturale, più attraente.
Quindi sono passati più di dieci anni da quando tutto è iniziato e la passione è ancora presente. Cercando corsi differenti, non classici, ho incontrato Ugo. Ho dovuto aspettare più di due anni, Covid, prima di incontrare la persona che ha cambiato il mio apprendimento con webinar, racconti, blog, libri e il più importante, con il primo corso itinerante nelle Marche.
In Belgio ho anche una professoressa eccezionale con radici italiane.
Oggi sono molto felice, so conversare (un poco) con gli italiani, so seguire i film italiani in lingua originale e ho scoperto la cultura italiana tra i libri.
Spero di continuare su questa via per molti anni.
Guy
Nato in Belgio
Vive a Begijnendijk