Luci e libri

La vita è in gran parte piena di abitudini; abitudini che hai iniziato e continuato perché si sono dimostrate utili o perché non ti sei mai chiesto se fossero utili.

Ad esempio, quando la sera al buio torno a casa in macchina, dico sempre ‘’luci spente’’.
Spegnere le luci dell’auto è un’azione automatica, quindi dopo spesso non ricordo se l’ho fatto davvero. Quello che ricordo è se ci ho pensato per un momento. L’abitudine era pratica quando vivevo in un condominio al nono piano. Quante volte mi sono alzata la notte e sono scesa in garage per controllare che le luci fossero davvero spente!
Dopo essermi abituata a dirlo ad alta voce, non era più necessario controllarlo.
Ora abito a piano terra. Ma continuo a dire di notte: luci spente.

Un’ altra abitudine a cui non mi piace rinunciare è leggere a letto prima di dormire.
Quando sto da amici o in vacanza porto sempre un libro. È un piacere leggerlo nel letto, anche se ne leggo solo mezza pagina prima di addormentarmi.
Certo, so che è sconsigliato: dovresti considerare il letto come un luogo in cui dormi, oppure in cui fai altre cose più adatte a una camera da letto… Sotto pena di insonnia.
Non funziona così per me. Ho assecondato questa abitudine da quando avevo imparato a leggere. Anche se i miei genitori me l’avevano proibito perché sarebbe stato dannoso per gli occhi. Spegnevo la luce nella mia stanza, lasciavo socchiusa la porta del corridoio e leggevo nella luce che ci entrava. Parlare di danno per gli occhi!
Ora non devo più nascondere l’abitudine alla lettura. Ma a volte mi sveglio con la testa appoggiata al libro, e se si tratta di un libro cartonato, con l’impronta sulla guancia.
Ma comunque dormo bene!

Anneke

Nata in Indonesia
Vive a Den Haag