Sbrigarsi lentamente

Ogni uomo è una piccolissima parte dell’universo, adesso e certo rispetto all’eternità. Quando parliamo del tempo prima di noi e dopo di noi, anche se viviamo fino a 100 anni, la nostra vita non significa quasi niente nel corso dei miliardi di anni da cui il nostro pianeta già esiste e per cui (speriamo almeno) esisterà ancora.

Tuttavia ogni uomo è una personalità, unità e individualità in un ambiente che può influenzarlo ed è lui stesso influenzato dalle parti del suo gruppo. Non pensiamo, per un attimo, alla pratica della clonazione! Ogni uomo ha nel suo stesso DNA il proprio carattere, i suoi talenti e i suoi difetti, ma anche le sue stesse abitudini. Quelle non devono essere costanti, e a volte bisogna cambiarle subito, per esempio con problemi di alcol o di salute in generale; alcune abitudini sono tipiche per la persona senza che lei se ne accorgesse e sono viste come “tic speciali” e possono diventare magari oggetto di parodia o imitazione, anche in programmi televisivi umoristici o sull’internet. Può anche succedere che qualcuno si aggrappi a una abitudine come a una sorta di rituale (o superstizione!) per un momentum speciale per lui. Per esempio un atleta o musicista sceglie sempre lo stesso indumento, pasto o bevanda prima di una gara o un concerto.

Per me personalmente quali abitudini sono importanti? Grazie all’educazione dei miei genitori (tanto tempo fa, perché ho 68 anni!), ho imparato a vivere sano (cioè mangiavamo le verdure dal nostro giardino, provavamo a evitare per quanto possibile caramelle e grassi, abbiamo dovuto dormire abbastanza), a non sprecare soldi, ad andare a Messa ogni weekend, a non preoccuparci troppo. Siccome molte di queste cose sono buone, le ho conservate, anche la Messa e la coltivazione di verdure.

Nonostante abbia fatto molto sport (anche attualmente lo faccio per qualche ora al giorno), non avevo o ho “rituali” speciali. Sì, per una tappa lunga in bici o a piedi controllo il mio materiale (bici o scarpe e picknick, di solito lo stesso pacchetto), mi alzo sempre presto e provo a dormire bene, a volte con un sonnifero, però certo non sono “superstizioso” e se a causa di alcune circostanze il mio piano sembra difficile o impossibile (per esempio il tempo, nonostante quello si possa prevedere, o un evento imprevisto), posso cambiarlo o annullarlo, certo da quando io sono pensionato e ho molti altri momenti liberi.

Altre abitudini? Suono il piano a partire dai miei 6 anni e ogni giorno provo a suonarlo almeno per qualche minuto, spesso anche per una ora.

Provo a seguire alcuni programmi di notizie o sport alla TV, ma non è una ossessione, per esempio quando ho una visita, o quando c’è un’attività culturale o un’escursione. Infine si può sempre richiamare (digitalmente) un programma mancato, però le notizie non sono più nuove dopo un certo tempo o per una partita di sport di cui sai il risultato, basta un riassunto, vero?

Rispetto alla vita sociale, saluto le persone per strada, a volte anche sconosciute, provo a essere educato e amichevole con tutti, mi metto in contatto facilmente anche con nuove persone. Naturalmente una persona con qualsiasi problema merita aiuto, però allora si tratta di un dovere civico più che di una semplice abitudine.

Infatti le abitudini sono un modo per andare facilmente e personalmente attraverso la vita. Non devono essere obbligatorie, ma non possono nemmeno nuocere alla stessa persona, certo non agli altri. Non fa essere egoista e abusare degli altri.

Infine un proverbio del poeta Orazio (I secolo a.C): “Festina lente” (sbrigati lentamente). Nel nostro tempo frenetico vale la pena rilassarsi regolarmente!

Mathieu

Nato in Belgio
Vive a Tongeren