Scrivere

Quando avevo 16 anni, durante le vacanze estive sono andata ad un campo di vela per ragazze nel nord dei Paesi Bassi. A differenza della situazione nella nostra scuola, nessuno degli altri partecipanti sapeva che mio padre era morto poche settimane prima, dopo una lunga malattia. Questo mi ha fatto sentire molto rilassata.
C’era una tenda che condividevamo con sei ragazze e una studentessa più grande che era la nostra skipper durante il giorno. Quando la sera ci infilavamo nei sacchi a pelo, gli studenti più grandi rimanevano svegli per un po’ per discutere insieme il programma del giorno successivo. Sospettavamo che lo facessero mentre si godevano una sigaretta e una birra, cose che a noi erano severamente vietate.
La prima sera in tenda ognuna ha raccontato qualcosa sulla propria vita. I miei compagni di tenda hanno ascoltato le mie esperienze con attenzione: i ricordi della casa in Indonesia con serpenti in giardino; i combattenti per la libertà nelle strade, armati di bastoni di bambù appuntiti; la traversata in barca fino ad Amsterdam durante la quale abbiamo navigato attraverso una tempesta nel Golfo di Biscaglia; l’arrivo notturno ad Amsterdam.
Ogni sera i miei compagni volevano ascoltare avventure sempre più emozionanti. E forse le ho rese più emozionanti di quanto non fossero in realtà.
Le giornate le abbiamo trascorse navigando sull’acqua dei laghi della Frisia: sei barche in totale. La sera di solito navigammo tranquillamente sottovento per tornare al campo. Allora scrivevo le nostre esperienze su un quaderno per presentarle la sera a tavola ai compagni del campo.
A causa delle tristi circostanze a casa, quell’anno a scuola non ero passata alla classe successiva. La mia insegnante di pianoforte mi ha detto: “Oh, adesso sei nella classe di Pauline.”. Pauline era una ragazza intelligente e artistica. Le ho chiesto se voleva sedersi accanto a me in classe – era così che è diventata la mia amica geniale.
Di solito disegnava durante le lezioni, ma sapeva esattamente quando l’insegnante avrebbe spiegato qualcosa a cui doveva prestare attenzione. Allora ho prestato attenzione anch’io. Ma per il resto del tempo stavo scrivendo storie, che lei leggeva e poi illustrava.
Nessuno degli insegnanti ce ne ha mai parlato, ma devono averlo visto.
Mi è sempre piaciuto scrivere e Pauline è diventata un’artista grafica molto conosciuta nella nostra regione.

Anneke

Nata in Indonesia
Vive a Den Haag / L’Aia