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La primavera è la stagione più bella in Olanda. Dopo un inverno grigio, nebuloso, oscuro, piovoso, la terra si sveglia in tutti colori dell’arcobaleno. Che meraviglia, che gioia ogni mattina svegliarsi con il sole, OK, il sole non mostra la sua faccia ogni giorno almeno in Olanda. Ma abbiamo la speranza che ogni giorno diventa più luminoso.

Dunque abbiamo più volontà di stare fuori, camminare o fare un giro in bici. Noi passeggiamo molto, principalmente io e mia figlia. La passeggiata dà tempo per parlare e riflettere sulla nostra esperienza quotidiana. Nel corso delle passeggiate discutiamo sempre sulle cose della vita.

Due settimane fa durante la nostra camminata abbiamo parlato del lavoro volontario che lei ha fatto l’anno scorso in Grecia. È stata volontaria in un campo per rifugiati ad Atene. Lì ha fatto conoscenza con un giovane dell’Iran. Questo giovane, come molti rifugiati, è partito dall’Iran con tutta la famiglia. Sono andati in autobus e in taxi per arrivare in Turchia. Dopo hanno attraversato il mare con una barca di gomma dalla Turchia alla Grecia. Un viaggio estremamente pericoloso ma fortunatamente con successo. In Grecia furono collocati in un campo per profughi. Dopo due anni, al padre fu concesso il permesso di vivere in Germania. Sua madre lo seguì un anno dopo.

Quindi, la famiglia che era una unità con i genitori e tre figli, è tagliata in due. Dopo due anni, i due figli maggiori sono anche partiti in Germania. Il figlio più giovane di diciassette anni è rimasto solo in Grecia ad aspettare il permesso dalla Germania. Diciassette, un’età dove è importantissimo studiare e vivere insieme con i genitori. Un’età dove un ragazzo ha bisogno della guida e del sostegno dei suoi genitori. Ma era un ragazzo molto bravo e ha trovato dei modi per sopravvivere. Tuttavia gli mancavano immensamente i suoi genitori. Così un giorno decise di lasciare la Grecia. Attraverso l’Albania riesce a raggiungere il sud Italia. In Italia viene prelevato dalla polizia perché privo di documenti. Viene condannato a due anni di carcere. Due anni per essere privo di documenti!!

In carcere viene aggredito da altri detenuti. Ha paura per la sua vita – un giovane di quasi 21 anni. Per tre mesi riesce a dormire solo 10 minuti al giorno mentre è sotto la doccia – aveva paura di essere assassinato. Puoi immaginare la paura e il trauma di questo giovane innocente. Un giovane gentile, senza famiglia, senza qualcuno che sapesse che stava in prigione. Fortunatamente aveva un buon avvocato e siccome è bravo, la sua pena è stata ridotta e viene liberato dopo tre mesi.

So che questa storia non è speciale solo in Italia e che ha rifugiati che soffrono peggio di questo ragazzo. Ma non posso credere e sono arrabbiata che noi essere umani permettiamo ai nostri simili di essere trattati in questo modo. Dove sono gli eroi di oggi? Dove è la carità? Dove sono i politici che vogliano unire il popolo? Siamo una società cristiana o no? Quali sono i principi dei cristiani?

Per questo ragazzo c’è un lieto fine alla sua storia. Ma per milioni di altri no. Lui è finalmente arrivato in Germania l’agosto scorso e sta cercando di mettere ordine nella sua vita. Il punto di questa storia è che mi ha spinto a prendere la decisione che devo fare qualcosa. Anche se è qualcosa di piccolo e faccio la differenza solo per una vita. Ecco la mia rinascita. E ho cominciato con il racconto di questa storia di questo giovane.

Yvonne

Nata a Capoverde
Vive in Olanda