La stessa parola “suoni” suona come una meraviglia dentro una favola.
Suoni, rumore e chiasso: il nostro mondo oggigiorno ne è pieno!
Se mi fermo al primo vocabolo, penso ovviamente ai suoni piacevoli alle orecchie.
Con l’avvicinarsi della primavera, è decisamente il canto degli uccellini che mi sveglia per primo la mattina e che desta la mia attenzione anche tutta la giornata. Andando fuori, sono i suoni che preferisco in assoluto.
Ogni stagione ha suoni attraenti e caratteristici che mi affascinano. Quelli dell’inverno sono – sempre più rari dalle nostre parti – il crepitio dei passi sulla neve e il fuoco che scoppietta e scintilla nel camino.
Per la primavera già citavo gli uccelli che cantano e vorrei aggiungerci lo spettacolo dello sbocciare dei fiori che trova eco in tante poesie e lodi della primavera.
In estate invece ci sfoghiamo, partiamo per le vacanze e ci diamo alla pazza gioia. I bambini che gridano e finiscono la scuola, gli amici che si salutano in spiaggia e lo sbattere delle onde del mare mi danno un’immensa sensazione di libertà e felicità.
Poi arriva l’autunno con le foglie che cadono una ad una. Lo vorrei associare al rumore tenue appena percettibile ogni volta che una foglia si stacca dal ramo di un albero e raggiunge il tappeto di foglie morte.
Tutti avvolti nelle sciarpe e le mani nei guanti, ci mettiamo attorno al fuoco per grigliare le castagne che scoppiettano ed emettono profumi di calore e beatitudine.
Suoni della natura e della gente a noi cara.
Non hanno niente a che vedere con i rumori troppo presenti e fastidiosi delle macchine e dei motori in città, addirittura in casa…
Quando invece il mondo diventa tutto silenzio – un silenzio a cui aspiro sempre di più – sono i pensieri che mi travolgono e mi accompagnano giorno e notte. Pensieri che riguardano il passato che continuo a rimuginare o voci di persone tanto amate. Ma anche sogni e scenari di un futuro tutto da scoprire e delineare.
Suoni vicini, quelli che noto attorno a me nella natura o nello spazio che occupo. E quelli lontani, dentro di me, proiettati sul passato e sul futuro, nostalgici o sognatori.
Isabel
Nata in Belgio
Vive a Machelen