Il titolo mi sembrava troppo serio, grave, con una sfumatura religiosa. Quindi ho cessato di cominciare e documentare i miei pensierini. Ma dopo alcune considerazioni mi sono deciso a scrivere.
Secondo me non c’è una cosa singolare che dà senso alle mie giornate. Ci sono molte cose che hanno senso. Vorrei separare i compiti dalle cose facoltative.
Essendo già sui sessanta devo anzitutto occuparmi della lunghezza della mia vita in un modo sano. E il mio interesse primario: come posso sopravvivere e diventare più anziano?
Il movimento e il fare sport sono importanti. Mangiare consapevole e mantenere in forma il cervello, per esempio, imparando una lingua straniera. “Mens sana in corpore sano” come dicevano già i Romani. La mente e il corpo formano un unico sistema. Non stare solo, ma essere insieme con altri, con amici, in genere mantenere relazioni: tutti questi sono gli elementi principali per godersi una vita contenta. Tutte queste cose possono fare una buon parte di una giornata. Ma questi sono soltanto gli obblighi di una giornata.
Come un pensionato ho più tempo. Oltre ai compiti mi piace seguire diverse attività facoltative. Al contrario della mia vita professionale come un manager vorrei concentrarmi sugli incarichi senza grande responsabilità, voglio dare una mano diretta a quelli che hanno bisogno di aiuto.
Quindi sono un membro di gruppi che si occupano di aiutare, per esempio i profughi (sostengo due ragazzi a fare i compiti della scuola) e distribuisco generi alimentari alla gente povera nel comune con un gruppo con il nome “Tafel” o “Tavolo”.
Per di là riesco a plasmare il mio tempo libero utile e allo stesso tempo posso sopportare la società della mia città natale.
Konrad
Nato in Germania
Vive a Burghausen