Cura

Mio nonno materno emigrò dalla Polonia nel 1912. Era molto povero, analfabeta, un operaio elencato nel suo registro dell’immigrazione. Si sposò ed ebbe tre bellissime figlie. Vivevano insieme in un ghetto polacco negli stagni di una città industriale di Camden nel New Jersey. Trovò un lavoro di basso livello lavorando come fornitore di stracci e carta in una fabbrica di cartone. Non è mai stato promosso, ma ha mantenuto un lavoro molto duro in modo, faticosissimo, che lui e la sua famiglia potessero vivere. È morto quando ero un adolescente giovane. Non ho mai saputo di questo lavoro (pensavo fosse un falegname) fino a quando non ero al college, quando ironicamente avevo bisogno di un lavoro estivo e l’ho trovato dove lavorava lui. I ragazzi del college avevano i lavori temporanei estivi di livello più basso per ripulire i detriti di carta, bagnati, caldi, tonnellate che lavoravano in fosse, sotto i rulli, a 300 gradi farenheit.

Al stesso modo, sono stato sorpreso di apprendere che mia madre ha accettato un lavoro che le serviva per mantenere la famiglia in una fabbrica di sigari durante la Depressione. Aveva 15 anni ma finse di averne 17 per ottenere il lavoro. Mia madre è diventata una parrucchiera, possedendo un’attività in proprio, allevando sette figli e servendo facilmente i clienti per oltre 65 anni. Era considerata da molti come la loro “psicologa!”

Ho avuto diversi lavori, alcuni umili, che mi hanno aiutato a superare l’università e la scuola di Medicina: un lavoro in una bancarella di frutta; uno stabilimento chimico; una cartiera; come lavapiatti; cameriere; cuoco di breve durata (gli ultimi due sono stati i più divertenti) e poi sono diventato medico e sono andato in una residenza in Pediatria. C’erano lunghe ore, casi difficili, tristezza occasionale, ma soprattutto c’era gioia nel vedere i giovani pazienti e nel prendersi cura delle loro famiglie per quasi cinquant’anni. Ora in pensione, aiuto prendendomi cura di sette nipoti! Amavo il mio lavoro in Pediatra e non ero felice di andare in pensione, a volte penso che pensare al lavoro difficile di mio nonno e di mia madre mi abbia spronato a una carriera che significava vivere per lavorare.

Chuck

Nato negli Stati Uniti
Vive a Orinda