Primo di tutto ho un rapporto di amore e odio con la lingua italiana. Perché questo rapporto? In nessun modo ho una sensibilità linguistica. Perciò imparare una lingua mi costa molta fatica. Specialmente parlare l’italiano è difficile per me. Non posso dire qualcosa senza un motivo serio. Questo riguarda anche il mio scrivere. Infine tutto deve soddisfare le regole grammaticali. Le regole sono sempre importanti per me, forse anche perché sono stata una professoressa di matematica. Tuttavia mi piace imparare la lingua italiana. Questa lingua nella opera lirica, molta diversa dalla mia madrelingua, è musica per le mie orecchie!
Da una decina d’anni sono una volontaria in un museo. Andavo regolarmente con piacere alle mostre speciali con quadri, sculture, foto eccetera, ma non mi concedevo il tempo di immergermi. Però il volontariato mi ha fatto avere un approfondimento dell’arte, specialmente anche dell’arte italiana. Per fare ciò non hai bisogno di una lingua estera. Ma gli artisti sono italiani, e visitare l’Italia dove quegli artisti abitavano e lavoravano, vale la pena.
Così dopo il mio pensionamento ho iniziato un corso di lingua per principianti, purtroppo un po’ troppo tardi a causa della memoria in via di peggioramento. Poi ho seguito un corso ad Urbania che mi è piaciuto molto.
Urbania, sia la scuola sia la città, è piccola. Perciò ero obbligata a parlare l’italiano tutta la giornata anche quando facevo la spesa. Questo è all’opposto di una grande città come Milano, dove si risponde in inglese quando si accorgono che sei una straniera perché non parli l’italiano bene.
Allo stesso tempo ho potuto godere della cultura e della natura nelle Marche. Grazie alle escursioni, organizzate dalla scuola, ho visitato Urbino, Gubbio e Arezzo, tutte e tre città interessanti. Queste escursioni erano molto piacevoli per me soprattutto perché non so guidare e i mezzi pubblici sono spesso limitati. Attualmente si dà per scontato che ognuno ha una macchina e sa guidare!
Per passeggiare nei dintorni di Urbania creano molte possibilità.
E non si dimentichi la musica! La scuola ha un programma di lingua e canto per cantanti lirici. La conseguenza era ascoltare regolarmente concerti, perché i cantanti devono esercitarsi nella pronuncia giusta dell’italiano nelle arie.
Gon
Nata in Olanda
Vive in Olanda