Nella religione della mia famiglia, il battesimo è necessario per entrare nel Regno dei Cieli. A differenza della chiesa cattolica, il battesimo è une decisione conscia presa da un adolescente. Secondo questa teologia, l’individuo deve decidere da solo di accettare Gesù come “salvatore personale”. La cerimonia, condotta da un pastore in veste bianca urlando delle frasi sulla salvezza, consiste nell’immersione completa nell’acqua.
Questo rito mi aveva sempre inorridito e, nonostante i desideri dei miei genitori e una lotta con me stesso, non ho mai preso la decisione di farlo. Questo rito era una delle molte cose che non capivo durante la mia infanzia che altri sembravano comprendere e accettare senza alcun problema. Ad esempio, il football americano di cui tutti erano fanatici, guardandolo alla televisione costantemente o dagli spalti dei stadi ogni venerdì sera, mi era insopportabile. Oppure la leggera disapprovazione della famiglia a causa del fatto che preferivo leggere piuttosto che giocare a football con gli altri ragazzi del quartiere. Oppure la discussione con qualche compagno della mia scuola che pensavano che imparare il francese era un’attività effeminata. Lo spagnolo era più maschile e più adatto ai ragazzi. Ero perduto. Non riuscivo a capire la logica delle regole che la società texana negli anni ottanta imponeva. Perché erano così rigide? Perché non ero in grado di rispettarle, mi chiedevo. Ma, in realtà, non volevo rispettarle.
Durante un viaggio in Europa con alcuni amici avevo incontrato una texana che era fuggita da quest’atmosfera soffocante. Si è trasferita a San Francisco. Mi ha incoraggiato a fare lo stesso dopo il mio ritorno negli Stati Uniti. È stato una decisione molte più facile da prendere di quella del battesimo.
Nella mia macchina in viaggio verso la California, mentre mi avvicinavo al confine tra il Texas ed il Nuovo Messico mi sentivo un personaggio nella Divina Commedia. Mi trovavo all’uscita dall’Inferno, alle porte del Purgatorio – compresi i due Stati che dovevo attraversare prima di arrivare a destinazione. Era un luogo di mezzo, un transito.
Al confine della California, in un piccolo paese chiamato Topock, mi sono fermato in una stazione di servizio. Di là potevo vedere il fiume Colorado. Pensando alla storia racconta nella chiesa del battesimo di Gesù da Giovanni Battista sulle rive del Giordano. Una parte di me voleva nuotare nel fiume per lavarmi dalla mia vita precedente. Per purificarmi dai giudizi che avevo interiorizzato.
Arrivato a San Francisco, ho scoperto il Paradiso di cui avevo bisogno in quella fase della mia vita. Circondato da altre persone che sono fuggite dai luoghi della loro nascita, ho trovato una libertà che non credevo esistesse.
Non sono stato mai battezzato da un prete, ma dal parco vicino al mio appartamento potevo vedere ogni pomeriggio la nebbia scendere dalle colline. Ci andavo regolarmente per lasciarla inondarmi, un battesimo più gentile e più potente di qualsiasi cerimonia che ho mai provato in chiesa.
Kyle
Nato negli Stati Uniti
Vive in Francia
Complimenti per il tuo testo che ho trovato molto toccante.