Trieste, Italia. Qualche settimana fa. Mi sono alzata presto questa mattina. Troppo presto, se mi chiedessi…
Un tassista gentile mi ha portato dall’albergo alla stazione. “Signora, non dimentichi di timbrare il biglietto prima di salire sul treno!” Ah, sì, questa regola italiana che è molto strana per gli stranieri (o almeno per i belgi).
Non erano nemmeno le 7 e stavo già sul binario numero 2, accanto al Frecciarossa che mi avrebbe portato a Venezia. Dopo aver chiesto spiegazione ad un altro passeggero (come si timbra un biglietto con un codice QR???), sono salita sul treno. Con molta riluttanza…
Mentre il treno partiva, mi sono immersa nei miei ricordi, ascoltando delle canzoni italiane malinconiche.
Mi era piaciuto tanto il tempo a Trieste. La colazione con caffè buono. Il cibo italiano ad ogni pasto. Andare a bere un aperitivo prima della cena. La compagnia piacevole.
E soprattutto… Parlare l’italiano con gli italiani. Come ha detto il tassista “ci serve”. Sì, davvero, ci serve. Per prenotare un tavolo al ristorante. Per spiegare al cameriere che vogliamo assaggiare un vino locale, della regione, e non di un’ altra parte dell’Italia. O che vogliamo “una porzione di spaghetti alle vongole da condividere”. Per recuperare la giacca che avevo dimenticato sullo shuttle dall’aeroporto al centro il primo giorno. Per comprarne un’altra nel frattempo (perché faceva troppo freddo la sera per andare fuori senza giacca). Per ringraziare la donna simpatica che me l’ha restituita (questa giacca dimenticata). Per indicare all’impiegato dell’albergo che “il mio capo pagherà il conto” e farlo ridere con questo annuncio. E anche per chiedere spiegazione sul fenomeno di timbrare in questi ultimi momenti…
Insomma, siccome so parlare un po’ d’italiano, mi sentivo un po’ (pochissimo) italiana tra gli italiani durante questo periodo (troppo breve) a Trieste. Come se io abitassi lì, comunque straniera, però non una turista…
Ed ormai sono tornata in Belgio, a casa, dove l’autunno è decisamente cominciato. Ma i ricordi di Trieste mi riscaldano ancora il cuore. Non vedo l’ora di tornare lì, in Italia, e forse un’ altra volta a Trieste. Non so quando ritornerò, ma spero che sia presto. Ci vediamo!
Ann
Nata in Belgio
Vive in Belgio