Nell’ anno 990, Sigerico, archivescovo di Canterbury, intraprese un viaggio a Roma per una visita al Papa. Il suo itinerario fu conservato in un diario, sul quale sono basate le tappe della Via Francigena attuale.
Io da sempre sognavo di fare questo viaggio di pellegrinaggio, e con la età della pensione con un mare di tempo, il momentum era arrivato.
Infatti, l’estate di questo anno ho camminato dal Passo Gran San Bernardo in Val d’Aosta, attraversando la regione della Val d’Aosta con il suo paesaggio montagnoso, arrivando poi alle pianura piemontese con i campi di riso senza fine, fino a Pavia in Lombardia.
La preparazione fisica e le calzature professionali hanno facilitato giornate senza problemi fisici, il sistema corporale si è adattato velocemente alle condizioni richieste.
Mi aspettavo un percorso con incontri con altri pellegrini, grandi panorami, lo sforzo fisico, visite culturali, il cibo del paese: e naturalmente ho sperimentato tutti questi.
La grande sorpresa fu l’esperienza spirituale, quasi metafisica o religiosa : camminando con la mente vuota, con le antenne pronte a captare l’invisibile, ho vissuto un “reset”. La mente si apre, c’è un senso diverso del tempo, entravo in un altro flusso o flow, mi trovavo in una altra zona.
Durante le giornate che passavano, ho rivissuto situazioni, persone, argomenti, problemi del passato, cose belle e cose brutte. E ho scoperto che alcune di queste cose che sono rimaste con me per anni, in questo modo, solo ripensandole, si sono risolte. Senza pragmatismo, anzi. Ho trovato pace. C’è stata una trasformazione interna, una liberazione.
Camminando attraverso questo contesto mozzafiato, ho sperimentato una forte connessione con la natura intorno a me: ero cosciente di essere dentro e di fare parte di tutte le cose visibili e invisibili, che ero parte di una grande unità che vive.
Una volta stato lì, voglio sempre ritornare in questa zona. L’anno che viene mi aspetta il resto della Via Francigena.
Ludo
Nato in Belgio
Vive a Bree