Marguerite

È l’ultima settimana dell’anno e sono in vacanza in Spagna. Ho lasciato dietro di me un Paese freddo, umido e grigio e sono arrivata in una regione secca, assolata e spoglia. Sono affascinata dalla luce forte, il cielo azzurro acciaio e le ombre acute. Tutte le case sono bianche, hanno non più di due piani e sono rettangolari. Anche la lingua ha un suono secco.

Sono qui per camminare. Camminiamo lungo il mare su sentieri stretti, serpeggiando lungo le calette. Da una parte l’acqua in cui si riflette la luce del sole, dall’altra la terra rossa e pietrosa. Attraversiamo un canyon, fino alla sorgente di un fiume. Camminiamo su sentieri proprio attraverso la terra scarsamente vegetata. Ritorniamo ogni sera contenti, stanchi e sudati. Mangiamo insieme sulla terrazza di un ristorante sulla spiaggia ghiaiosa con il suono delle onde in sottofondo. Parliamo, beviamo e ridiamo.

Un giorno siamo partiti nei due furgoni. Ci siamo fermati in mezzo ai campi e ci siamo messi a camminare. Ho adorato i profumi speziati del timo e del rosmarino. Siamo arrivati a una spiaggia a forma di baia e la abbiamo attraversata. Abbiamo camminato su rocce bianche, ossa della terra. La guida ha indicato uno sperone roccioso dove saremmo andati. Ci siamo arrampicati sulla roccia vulcanica e poi siamo dovuti scendere. Ho stretto i lacci delle mie scarpe e le ho legate con due doppi nodi. Zigzagando ho camminato giù. Sul sentiero stretto c’era una scarpa da ginnastica e poco dopo i resti di una tuta. Al confine delle rocce e la sabbia c’erano più vestiti. Questa baia è stata formata dalle rocce alte e capricciose. La metà inferiore era bianca, la metà superiore nera. Sono rimasta colpita dalle forme dalla lava. C’erano anche due piccole barche bianche, in poliestere. Di una era rimasto poco. Nell’altra si vedono dei vestiti, il manico di un ombrello e alcuni serbatoi d’acqua o per il carburante. Lentamente ho capito il significato di ciò che ho visto. I vestiti in arrivo e queste barche rotte erano abbandonate. Quante persone erano sedute nelle due barche? Perché un ombrello mentre l’acqua è sotto? Magari per proteggere un bimbo contro il sole? Avevano paura durante la traversata? Oppure pieni di anticipazione quando sarebbero finalmente potuti sbarcare nella zona più arida della Spagna. Vedevo le rocce alte e maestose con altri occhi. Per i profughi era probilmente importante allontanarsi dalle rocce il più presto possibile. Forse lavoravano adesso nelle serre ricoperte di plastica, che si trovavano nelle valle dietro la riserva naturale dove seguivamo i nostri sentieri. Il contrasto tra la mia vita e la lora era netto come l’ombra proiettata sui i muri bianchi e assolati dei villaggi circostanti.

Marguerite

Nata in Olanda
Vive ad Amsterdam