La fuga, l’ostetrica e la rinascita

Pochi mesi fa stavo vivendo ancora nella mia patria amata nel Vicino Oriente, con la mia famiglia, nel mio ambiente conosciuto. Popolavamo una casa piccola, i miei redditi erano appena sufficienti. Tuttavia, sono diventato disperato passo a passo: la violenza permanente sulle strade, la guerra che stava rovinando tutto, la manifesta ingiustizia, la discriminazione crudele contra le donne, la povertà minacciosa. La situazione era disperata. Non c’erano segnali di speranza di un miglioramento. Quindi abbiamo deciso di incamminarci, di fuggire in una regione che promette di più, con un ambiente con più sicurezza e che lascia viverci una vita più adempiente per tutti noi. Purtroppo, abbiamo dovuto lasciare molto per questo viaggio nell’incertezza.

Durava a lungo, attraverso deviazioni pericolose, con molti soldi per i transfrontalieri, nelle abitazioni inumane, con complicazioni infinite siamo arrivati finalmente, in un Paese in Europa. All’inizio non era facile, abitare con la famiglia in un container, senza permesso di lavoro, senza conoscenza della lingua straniera, con una nostalgia dolorosa.

Ma con un impegno grande, con diligenza, con l’aiuto dei nuovi vicini e il sostegno dello Stato siamo riusciti a creare una vita nuova. Adesso sappiamo perfino esprimerci nella lingua straniera! Proprio questo è vero: poter parlare la lingua nazionale è l’ostetrica dell’integrazione.

Era veramente come una rinascita, una partenza nuova! Tutto quello che fa la differenza nella vita personale è cambiato: abbiamo preso in affitto un appartamento nuovo, la vita è ben ordinata, non c’è violenza, qui si può vivere in pace, abbiamo conoscenti nuovi, ho trovato un’occupazione nuova, il clima è diverso. Per tutti questi motivi mi sento realmente e veramente come rinato.

Molti migranti in tutto il mondo hanno fatto quest’esperienza, così o simile. Alla fine della Seconda guerra mondiale c’erano le espulsioni dall’Europa orientale all’Europa occidentale. In questi tempi sembra che tutte le regioni siano colpite.

Grazie a Dio questo destino non è capitato a me. La mia propria rinascita era solamente un trasferimento dentro la Germania, una cosa piccola in proporzione a quelle rinascite gravi.

Konrad

Nato in Germania
Vive a Burghausen