Dalla descrizione del libro su Penny Wirton capisco che è stato proprio l’attraversare tante avventure a dargli una nuova consapevolezza, in seguito alla quale è tornato dalla madre come se fosse nato per la seconda volta.
La vita regolare nella nostra società occidentale di oggi non ci permette di confrontarci con esperienze avventurose.
Tuttavia anche qui puoi avere esperienze che – è vero – potrebbero non capovolgere tutta la tua vita, ma che mettono comunque molte cose sotto una luce diversa. La mia generazione ha avuto questa opportunità negli anni 60 e
70.
Per un momento, nelle città studentesche, l’immaginazione ha preso il sopravvento. Non erano più decisive le regole dei nostri genitori.
Ho partecipato a manifestazioni pacifiche con fiori tra i capelli e ho aperto un negozio di verdure non fecondate (con lumache e insetti). Insieme ad altri studenti di giurisprudenza tenevamo uno studio legale, dove tutti potevano ricevere consulenza gratuita su questioni come diritto di famiglia, contratti e controversie con il comune. Sono entrata in contatto con persone di diverse classi sociali e con problemi che prima non avrei potuto immaginarmi.
Fortunatamente tutto ciò non si è fermato qua, una volta facevo parte della società “fredda”, come la chiamavano da studenti.
Ne ho approfittato elaborando legislazione sulla partecipazione alle decisioni ambientali e, alla fine della mia carriera, nei negoziati sul trattato che vieta il trasporto transfrontaliero di rifiuti pericolosi.
Auguro a ogni generazione un tale periodo di relativa dissolutezza.
Ma mi preoccupo di ciò che attende, in questo mondo confuso, ai giovani di oggi.
Anneke
Nata in Indonesia
Vive a Den Haag