27 agosto, anni ’60, Rio de Janeiro

Sembra ieri, anche se sono passati tanti anni, rimane ancora nella mia memoria quel giorno. Era una giornata di sole in contrasto con una sensazione di vuoto che avevo in me. Con un vestito blu e le scarpe coi tacchi a spillo, che mi sembravano eleganti, e anche se non mi sentivo a mio agio con quelle scarpe nuove, era una mancanza di equilibrio, e quando camminavo era come se avessi il piombo nei piedi; era una paura che sentivo di cadere in qualsiasi momento.

Ero lì con mia madre e mia sorella in attesa di salire a bordo di quella nave che ci avrebbe portato dall’altra parte dell’oceano.

I giorni sembravano infiniti. A volte andavo a prua della nave e rimanevo in silenzio ad ascoltare solo il rumore del mare e di alcuni gabbiani che sembravano giocare
tra di loro.

Questa immagine mi rammentava tante cose che sono rimaste indietro.
Il mio paese è al di là del mare lontano, lontano e poco poco mi sono venuti in mente tanti ricordi e pensieri della mia infanzia e gioventù.

E chiedevo a me stessa: cosa mi aspetta dall’altra parte del mare? Un’ altra vita, una famiglia portoghese? Lasciare le mie radici e ricominciare tutto daccapo.

Quella è stata la mia grande esperienza di vita, che mi ha dato la sensazione di nascere una seconda volta.

Lucia

Nata in Brasile
Vive a Lisbona