Belgio

Il nostro piccolo Paese ha un re, Philippe, il settimo re dei belgi. Il Regno del Belgio è uno stato federale. Confina con la Francia, il Lussemburgo, la Germania e i Paesi Bassi. Il nostro Paese è uno stato membro dell’Unione europea. Il Belgio è diviso in tre regioni, la fonte di tutti i nostri problemi. Al nord ci sono la Fiandre, di lingua olandese, che nella sua forma locale viene chiamata fiammingo, una lingua un po’ diversa da quella parlata dai nostri vicini del nord, i Paesi Bassi. Al sud la Vallonia, dove parlano francese. La terza regione è una piccola comunità ai confini con la Germania, la comunità germanofona del Belgio, di lingua tedesca. E poi c’è Bruxelles, al centro, la capitale del nostro Paese. Bruxelles non vuole far parte di una delle tre regioni e quindi potrebbe essere considerata come una quarta regione ma attualmente non è cosi. È un paese molto giovane. È nato nel 1830, dopo la sconfitta a Waterloo di Napoleone Bonaparte, nel 1815. La regione “Belgio”, prima francese, è stata riunita con le province dei Paese Bassi. Non era adatta ai ricchi industriali francofoni essere governati dagli olandesi e una rivoluzione seguì nel 1830. Per il resto della storia ci sono abbastanza fonti su Internet.

Al nord abbiamo il mare del Nord con 65 km di sabbia, campagna pianeggiante con campi sconfinati e grandi centri industriali intorno alle città come Gent, Kortrijk e Anversa, con il suo porto. Al sud ci sono le Ardenne, con una natura relativamente accidentata, molte foreste, pochi abitanti e il “Signal de Botrange”, la nostra montagna di soli 694 metri.

L’inno nazionale è la Brabançonne, il motto è “L’unità fa la forza”. La nostra bandiera ha tre colori, rosso per il sangue versato nelle rivoluzioni, giallo per l’oro, la ricchezza, e nero per il lutto. Oggi non abbiamo un governo, da più di 590 giorni. È possibile che quando leggerete questo articolo ne abbiamo uno o ci saranno le elezioni alla fine di ottobre. Perché? Fino alla grande guerra (1914-18) il sud del Paese era molto ricco con industrie metallurgiche e del carbone, il nord era povero, solo agricoltura. Nel 1912 un politico chiamato Jules Destrée scrive al Re Albert I: “Sire, (…) Voi regnate su due popoli. Ci sono, in Belgio, i Valloni e i Fiamminghi, non ci sono i belgi”. Da allora le amministrazioni sono divise, c’è un’amministrazione fiamminga e una vallona. Basta. Nel 1968 un altro politico, Lucien Outers, scrive un libro con il titolo “Il divorzio belga”. E così fino ad oggi i diversi politici hanno esaminato il problema belga: il matrimonio impossibile, perché i Valloni appartengono alla civiltà latina e il fiammingo alla cultura germanica. Tutto sta procedendo, ma come? Durante la crisi sanitaria del coronavirus avevamo 9 ministri incaricati di combattere l’epidemia, l’apice della democrazia. La soluzione: una confederazione come la Svizzera, non lo so!

Con il suo tempo piovoso, un sistema politico inspiegabile ma una sicurezza sociale formidabile, è una delle economie più avanzate d’Europa. Ha il secondo porto europeo dopo Rotterdam, il porto di Anversa. Il Belgio è il sesto Paese più ricco del pianeta. E poi abbiamo i nostri eroi dei fumetti, come Tin Tin di Hergé, le nostre patatine fritte, il miglior cioccolato e la più vasta selezione di birre al mondo. Salute!

Guy

Nato in Belgio
Vive a Begijnendijk