Cose umane

Se fossi in guerra, di cosa avrei nostalgia?

Se fossi in guerra avrei nostalgia di tutto ciò che rende la vita degna di essere vissuta.
Avrei nostalgia degli odori della mia terra, dei fiori multicolori in primavera, dell’odore del fieno disteso sul prato, dei frutti maturi in autunno, dei fiocchi di neve che cadono dolcemente e pacificamente coprendo sentieri e passerelle. Vorrei tanto sentire il profumo del pane fresco del mattino, il caffellatte che mia madre preparava con amore ogni giorno.

Avrei nostalgia del suono delle campane nelle vicinanze, del rumore delle automobili che passano davanti a casa mia, le chiacchiere delle persone che vanno al lavoro e le grida allegre dei bambini che vanno a scuola.

Avrei nostalgia del suono della voce dei miei cari, delle storie che raccontano, delle canzoni che cantano. Guarderei con nostalgia alle loro carezze e alle parole amorevoli che sussurrano nelle ore di intimità. Mi mancherebbero le risate con gli amici e tutti i gesti quotidiani che rendono la vita buona e felice.

Da bambina ho vissuto la guerra. Non sono cresciuta con i giochi e i sogni, ma con il rumore delle esplosioni e il terrore negli occhi degli adulti. Ho dovuto lasciare la mia casa, la mia stanza con la mia bambola amata: ho dovuto lasciare la mia infanzia. Ho dovuto crescere in fretta, imparare cosa significa perdere tutto – anche mio padre che ho desiderato sempre – senza sapere perché.

Se fossi in guerra mi mancherebbe anche la gioia della pace: potermi svegliare senza paura, camminare nelle strade senza temere gli attacchi dei nemici, senza pensare che il giorno dopo non potrebbe arrivare.

Odio la guerra con ogni parte di me. Porta solo distruzione, odio, perdita e dolore. Nessun bambino dovrebbe viverla, nessuna madre dovrebbe piangere un figlio, un fratello e nessuno dovrebbe essere costretto ad andare in guerra.

Spero con tutto il mio cuore che le attuali guerre nel mondo abbiano fine.

Karin

Nata in Germania
Vive a Pentling