Insegnando s’impara

Mercoledì 31/8/1960: “una giornata particolare”. Mi sono trasferito con i miei genitori a Tongeren per cominciare qui la più importante scuola della mia vita. Mio padre voleva assolutamente che i suoi bambini vivessero vicino alla scuola per evitare il “secondo lui inutile” trasporto con gli autobus dal piccolo villaggio dove vivevamo prima (Zichen-Zussen-Bolder o un comune pittoresco nella parte orientale del Belgio, oggi una parte del grande comune di Riemst, come ho già scritto in un altro testo).

Dopo la prima notte nella nostra nuova casa dovevo andare al collegio per un periodo di 12 anni. I miei compagni della mia prima classe erano molto meglio preparati di me e potevano già scrivere, leggere o contare qualcosa. Io, che venivo da un piccola scuola, non sapevo niente rispetto a loro, ma grazie a una maestra dedicata che mi incoraggiava costantemente, ero motivato a fare del mio meglio sempre di più. D’altronde, dopo, come professore nella stessa scuola, avevo membri della famiglia di questa eccellente insegnante nonostante quella fosse morta da molto tempo, La ringrazio fino ai miei ultimi giorni. Certe persone sanno far la differenza in tutte le circostanze. Dopo 6 anni ho cominciato lo studio del latino e del greco, due lingue che mi affascinavano immediatamente e che volevo assolutamente approfondire facendo un master all’università di Lowagna (Leuven). Nonostante la massa degli studenti là, avevo il sentimento di una classe di collegio, perché eravamo solo in 11 nel primo anno, e l’anno dopo in 7. Dopo il mio master di filologia classica, ho aggiunto uno di musicologia in combinazione con una formazione di pianista al Conservatorio di Liega e di campanista a Mechelen.

Per il mio primo anno di lavoro, sono ritornato alla mia regione, al collegio di Borgloon, vicino a Tongeren. Questa prima scuola sarebbe diventata dopo un membro di una grande comunità di scuole Tongeren-Borgloon. Nel frattempo mi sono anche sposato e ho fatto il mio servizio militare e soprattutto ho finito i miei studi di pianista e campanista. Però sono rimasto sempre studente, addirittura oggi, con studi di guida turistica, inglese e greco. Mi piacevano gli studi complementari mentre lavoravo per approfondire la mia conoscenza. Dopo 2 anni al collegio di Borgloon sono ritornato alla mia scuola dell’inizio, il collegio di Tongeren, dove avevo studiato 12 anni e dove trovavo allora ex-insegnanti come colleghi. Siccome ero anche campanista qui e accompagnavo con il piano allievi con strumenti all’Accademia, tutta la mia vita professionale è passata nella mia città, la più vecchia (o come si dice adesso, la prima) città del Belgio. Ero per così dire, una figura locale e conosciuta, cosa che mi non disturbava. Invece molti di miei colleghi preferivano vivere qualche chilometro dalla scuola, non amando i contatti con allievi o i loro parenti nel loro tempo libero. Io avevo tuttavia più tempo libero (per fare molto sport, musica, lettura e altre cose) , vivendo vicino alla scuola e così sono ritornato scelta da mio padre, che si era trasferito a Tongeren per questa ragione nel 1960.

Un ultimo pensiero sopra la scuola e l’insegnamento in generale: “docendo discis” quello che significa in italiano “insegnando tu stesso apprendi” o l’insegnante diventa più intelligente grazie ai suoi studenti. Alla fine della mia carriera ho ricevuto un piatto di legno dai miei colleghi con questo proverbio.

Pensionato dal 2019 (evento che ho festeggiato studiando italiano dal nostro Ugo a Perugia), sono di nuovo studente ma mi piace andare a volte alla mia scuola, senza disturbare i colleghi più giovani nel loro lavoro. Il cerchio è completo e spero di godere ancora per molto tempo di studenti passanti nella mia strada ogni giorno.

Mathieu

Nato in Belgio
Vive a Tongeren